Dieci regole fondamentali per il tuo tappeto
II tappeto lavorato a mano è un bene di valore che, se ben conservato e se trattato con le dovute attenzioni, rimane per molti anni, sempre integro, luminoso e bello.
L’utilizzazione appropriata del tappeto, é uno dei principali accorgimenti da usare per la sua conservazione: è ovvio, ad esempio, che se si stende un tappeto delicato, costoso e dallo sfondo chiaro in un luogo continuo andirivieni, accanto al caminetto o in cucina, in breve tempo sarà logoro, bucato e sporco.
Proponiamo un decalogo di raccomandazioni utili per una buona conservazione dei tappeti.
Dieci regole per conservare al meglio il tuo tappeto
Tappeto e Luce
Il tappeto deve essere tenuto il più possibile lontano dalla luce violenta e ininterrotta del sole, va protetto con tende spesse o con persiane che ostacolino l’azione dei raggi solari diretti.
Tappeto e Piante
E’ bene astenersi dal collocare sul tappeto vasi con piante o fiori con il foro per il drenaggio, o con altri oggetti umidi; nel caso che il tappeto si bagni, bisogna immediatamente rimuovere le tracce di qualsiasi umidità e sporcizia da ambedue i lati.
Far ruotare il tappeto
Ogni tanto il tappeto deve essere girato e le sue parti più calpestate vanno poste in altre zone della stanza, in modo che il livello del pelo si uniformi naturalmente con l’esposizione allo sfregamento.
Sfregamento di porte
I tappeti non devono essere stesi sotto alle porte. Se lo spazio non è sufficiente, la rotazione della porta ne causerà lo stropicciamento e il logoramento.
Antiscivolo per tappeti
Se i tappeti sono stesi su superfici sdrucciolevoli — come linoleum, parquet e pavimenti di marmo — e specialmente nel caso di tappeti a una sola trama o di seta, essi scivoleranno con facilità sotto i piedi e si sposteranno da una parte all’altra della stanza. Onde evitare quest’inconveniente sarà bene sistemare sotto al tappeto delle fodere, o le particolari reti di poliestere attualmente in commercio, di dimensioni ridotte rispetto alle misure del tappeto.
Posizionare un tappeto su una scala
Le corsie poste sulle scale devono essere fissate ai gradini per mezzo di speciali barrette di metallo, per evitare che al nostro passaggio si possano muovere. Sarà bene spostarle periodicamente più su o pìù gìù di qualche centimetro in modo che le parti situate sullo spigolo dei gradini, e quindi sottoposte a una maggiore usura, non siano sempre le stesse e che lo spessore della corsia a poco a poco si uniformi. Ricordando anche che l’attrito continuo e uniforme operato su una zona del tappeto, per esempio dalle gambe di una sedia, fa si che quella parte del tappeto si consumi velocemente a che si laceri. In questi casi è opportuno sistemare nelle zone più esposte al logoramento un pezzo di linoleum o qualcosa facente le stesse funzioni.
Appoggiarlo su una superficie regolare
Se il tappeto si trova su pavimenti di pietra a di mosaico, gli interstizi tra le tessere o tra le mattonelle non devono essere sporgenti né acuminati, altrimenti il tappeto si può lacerare e bucare per effetto della corrosione continua da essi esercitata.
Tappeto sotto un mobile
Neanche le gambe pesanti dei mobili, delle sedie, dei tavoli, dei letti o altro devono esercitare una pressione costante sul tappeto, e il vello non deve rimanere compresso per lungo tempo. Anche in questi casi sotto alle gambe dei corpi pìù pesanti si può mettere un pezzetto di cartone, di linoleumo legno.
Esporre il tappeto all’aria
Non lasciate mai a lungo la stessa parte del tappeto sotto il letto, o sotto mobili e divani nascosti dalla sguardo: il buio, la mancanza d’aria e l’impossibilità di pulirla facilmente, sono le condizioni più propizie per la formazione di tarmature e di lacerazioni.
Non usare un battitappeto
Ultima regola, ma non per ordine d’importanza, è quella di conservare sempre pulito e lindo il vostro tappeto se volete che si mantenga resistente e bello nel tempo; non lo sbattete mai nel tentativo di liberarlo da polvere e terra: abbiamo visto che così facendo i nodi, specie in prossimità delle frange e dei bordi, si possono sciogliere, o anche staccare dall’intreccio di trame e orditi, se l’abitudine dovesse perdurare nel tempo.